SCUOLA PRIMARIA

IC ARSIERO -VALDASTICO PRIMARIA

La scuola primaria è obbligatoria, dura cinque anni e fa parte, insieme con la scuola secondaria di I grado, del primo ciclo di istruzione.


Codice Meccanografico: VIEE852041

Cosa fa

 

Distanza dalla Sede di Arsiero km 10. Altitudine m 421.

Storia

Prima di parlare delle scuole funzionanti nel Comune di Valdastico dopo il 1866, è opportuno trattare del loro funzionamento sotto il Regno Lombardo-Veneto. È noto che l’Austria aveva istituito l’obbligatorietà dell’istruzione elementare per i bambini fino ad una certa età (terza elementare), pena la prigione per i genitori che non mandavano i figli a scuola. Il problema della mancanza di maestri era stato risolto con l’incarico dell’insegnamento ai Parroci ed ai Curati, i quali, in un secondo tempo furono sostituiti da insegnanti diplomati. Si ha notizia dell’ubicazione della prima scuoletta, i cui locali furono presi in affitto a San Pietro Valdastico in località Checca. Di questa non si conosce il numero di frequentanti, in mancanza di documenti dell’epoca – anni 1829 e seguenti. La seconda scuola fu costruita, o acquistata dal Comune di Rotzo, a pochi metri scendendo da dove incomincia Via Carlo Alberto. Era sostenuta da due arcate e l’aula o le aule erano situate proprio sopra detta strada. S’immagina il disturbo per il transito di carri, cavalli e persone a tutte le ore del giorno. Neppure di questa scuola si conosce il numero di frequentanti. A questa situazione rimediò il Comune di Rotzo (si ricordi che allora San Pietro era parte integrante di questo Comune e la maggior frazione), costruendo l’attuale edificio nell’anno 1886, lungo Via Carlo Alberto. Nella sua costruzione, non si lesinarono le misure e bisogna riconoscere che gli Amministratori furono previdenti e preveggenti: sei aule di metri 9 per 7 con una scalinata monumentale in pietra, capaci di ospitare 180 ragazzi ed altrettante ragazze che la avrebbero frequentata nei periodi di tempo successivi. Gli anni che intercorrono fra il 1886 e il 1900 circa furono dei più travagliati. Lo Stato Italiano aveva ben altro da pensare che alle scuole, sicché la preparazione degli alunni lasciò fortemente a desiderare e molti restarono analfabeti. Ne fanno fede i documenti sulla costruzione del Caseificio edificato prima dell’anno 1900, dove molti soci firmavano con il segno di croce i documenti dei loro impegni e contributi per la sua realizzazione. Per le classi, ci furono le prime tre elementari fino al 1903-1904. Nel 1905 si aggiunse la quarta e nel 1931 la quinta, frequentata anche da alunni di Valpegara, Soglio e Forme Cerati, dove esistevano le famose scuolette rurali rette da un solo insegnante fino a quando questa classe non fu istituita anche in quella scuola. Per quanto riguarda il funzionamento delle scuole nel Comune di Rotzo, naturalmente comprese quelle di San Pietro e Pedescala non sono sprecate le lodi. Già nella prima decade del ‘900, l’Ispettore della Pubblica Istruzione di Vicenza le giudicava le migliori della provincia e già nel 1878 al Comune di Rotzo fu conferita la medaglia d’argento per speciali benemerenze della Pubblica Istruzione. Va ricordato che a tutti gli alunni erano dati i libri di scuola e cancelleria gratis e questi non dovevano portarsi la legna sotto il braccio d’inverno per riscaldare come dovevano fare quelli di alcuni Comuni viciniori. A titolo di cronaca si nota che negli anni 1930-31 sono presenti 215 alunni e nel 1934-35, 203 alunni. In questo periodo, nella frazione di San Pietro vengono istituiti dei corsi di scuola serale frequentati da numerosi adulti, per combattere il cosiddetto analfabetismo di ritorno. E venne il giorno del distacco delle frazioni di San Pietro e di Pedescala dal Comune di Rotzo. Nell’anno 1940 fu costituito il nuovo Comune di Valdastico, comprendente i due Comuni di Forni e di Casotto e loro frazioni con Pedescala e con San Pietro capoluogo. Il nuovo Comune si trovò subito a gestire sei Plessi scolastici: uno di Casotto, due di Forni e tre nelle sue frazioni di San Pietro e Pedescala, comprendenti oltre 300 alunni, con 15 insegnanti suddivisi nelle varie sedi. Inoltre, le due ex frazioni del Comune di Rotzo dovettero sostenere una lunga e costosa causa perché lo stesso Comune negava la ripartizione degli introiti sui beni di uso civico (boschi e malghe) di cui erano comproprietari e delle quali entrate ne avevano beneficiato sempre insieme tutti gli abitanti e non si potevano più assistere gli alunni come prima. Comunque, le scuole funzionavano. Si passò dalla Direzione Didattica di Asiago a quella di Arsiero e furono istituite in tutte le sedi le classi quinte. Negli anni ’50, i frequentanti di questi Plessi erano 365, la metà dei quali frequentava il capoluogo, dove insegnavano cinque maestri. Va ricordato, in particolare, questo decennio (1950-1960) per l’ottimo funzionamento di tutti i Plessi: completa frequenza, assistenza del Patronato Scolastico ai bisognosi e refezione scolastica per tutti. Furono istituite le classi sesta, settima ed ottava ed il doposcuola per combattere l’analfabetismo di ritorno, dove si imparavano anche i rudimenti di una lingua estera: il francese (la Francia era lo Stato dove la massima parte dei cittadini della valle emigrava per motivi di lavoro). Quanto sopra, in preparazione dell’obbligo alla frequenza fino a 14 anni, con l’istituzione delle tre classi della Scuola Media unificata. Negli anni successivi, in seguito al forte crollo demografico, al distacco del Plesso di Casotto passato sotto il Comune di Pedemonte, la frequenza e nel Capoluogo e negli altri Plessi si ridusse fortemente. Nell’anno 1978 con decreto del Provveditore agli Studi di Vicenza furono soppressi i Plessi di Pedescala e Forni; venne istituito il trasporto scolastico nelle scuole del capoluogo. Il provvedimento suscitò forti contrasti nelle frazioni, ma motivazioni di ordine economico, didattico, educativo e sociale hanno giustificato la soppressione di queste scuole. All’inizio degli anni ’60 furono costruite d’urgenza quattro aule scolastiche adiacenti al Palazzo Comunale, dove passarono gli alunni del Plesso del Capoluogo, per dare posto ai frequentanti la Scuola Media provenienti anche dai Comuni di Pedemonte e di Lastebasse. Questa era ed è una sezione staccata della Scuola Media di Arsiero. Urgeva, comunque, la costruzione di un Plesso sufficiente a raccogliere tutti gli alunni dei tre Comuni. Fu costruita in Via Trento con palestra e con annesse aule anche per la scuola elementare, tutti serviti del trasporto con mezzo comunale. A titolo informativo, ecco il numero dei frequentanti alla Scuola Media nell’anno 1981/82: da Valdastico 55; da Pedemonte 37; da Lastebasse 13. In totale 105 alunni. Il vecchio edificio dell’anno 1886 fu adibito per altri servizi: sala biblioteca comunale, ufficio postale, sala riunioni Associazioni ex Combattenti ed Alpini, sala riunioni generiche. Nell’anno duemila abbiamo i seguenti dati circa la frequenza alla Scuola Media ed Elementare di Valdastico. Scuola Media: alunni 71, dei quali 7 extracomunitari; insegnanti 10, non tutti a tempo pieno. Qualcuno per completare le ore di insegnamento si sposta in altre scuole del circondario; Scuola Elementare: alunni frequentanti solo del Comune di Valdastico 66, dei quali 5 extracomunitari, 5 sono le classi, insegnanti 9, qualcuno dei quali fa la spola con le sedi limitrofe per completare le ore di insegnamento previste per legge.

Valdastico, 15 dicembre 2000

Maestro Carlo Pesavento

Intitolazione: Guglielmo Marconi

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